Cosa vedere a Cagliari, una città ricca di storia e tradizioni millenarie

Cosa vedere a Cagliari, una città ricca di storia e tradizioni millenarie

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Se state cercando un posto dalla tradizione unica, dalla cultura speciale, con paesaggi suggestivi, la città che fa per voi è Cagliari. Uno dei capoluoghi più belli d’Italia, capace di entrare nel cuore di chiunque la visiti, grazie alle sue bellezze e all’accoglienza del popolo sardo, orgoglioso ma allo stesso tempo estremamente amichevole con chiunque decida di passare del tempo nella loro terra, dalla tradizione unica e millenaria. Cagliari è un luogo ricco di vita e di attrazioni e per questo motivo è una delle mete preferite dai turisti di tutto il mondo.

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Breve storia di Cagliari

Il Golfo degli Angeli fa da cornice alla città di Cagliari, situata nella Sardegna meridionale. La città è probabilmente uno dei centri più antichi al mondo, e può infatti vantare delle origini millenarie. In principio era Caralis, nome probabilmente di origine latina, derivante forse dal fenicio Krly oppure dal greco κάρα, che significa “testa”. Esistono infatti testimonianze della presenza umana nella zona in pieno neolitico, e non solo: Cagliari nel corso dei millenni è stata meta di micenei, fenici e cartaginesi. A questi ultimi è dovuto lo sviluppo della città. Attorno al 200 a.C. Corsica e Sardegna, e quindi di conseguenza Cagliari passarono completamente ai romani.

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Nel corso dei secoli successivi, dopo la caduta dell’Impero Romano, la Sardegna passò di mano in mano: prima entrò nel sistema di amministrazione dell’Impero Bizantino, e poi conquistata da varie popolazioni barbare. Nel medioevo Cagliari subì l’influenza delle Repubbliche Marinare Genova e Pisa, arrivando al punto in cui la città fu divisa in quattro parti, finché all’inizio del 1300 arrivarono gli Aragonesi che dominarono per più di 300 anni. In questo periodo la città prese un codice municipale fatto sul modello di quello barcellonese.

In seguito alla Guerra di Successione Spagnola, con il trattato di Utrecht che ripartiva i territori ispanici, e la Sardegna passò sotto dominio sabaudo.

Cosa vedere a Cagliari: le principali attrazioni turistiche della città

Ci vuole qualche giorno per visitare tutte le bellezze di Cagliari, ma se ci si organizza bene si può passare anche solo qualche giornata, non rimanendo per nulla delusi. In città è possibile trovare degli hotel in posizione centrale. Potreste aiutarvi cercando le offerte dal nostro portale, cliccando qui, che sono proposte dalle varie strutture recettive e che possono essere un buon punto di partenza per la visita della città.

Da dove si parte?

Innanzitutto dalla Basilica di San Saturnino, di costruzione antichissima, e chiesa più datata di tutta la Sardegna ed è uno delle prime testimonianze paleocristiane del mondo. La chiesa infatti è stata edificata nel V sec. d.C., dove secondo tradizione è individuato il sepolcro di San Saturnino. All’interno dell’area della basilica è situata anche una necropoli paleocristiana, che ancora continua a dare sorprese con gli scavi archeologici. Il luogo di culto principale della città è però la Cattedrale di Santa Maria, di costruzione più recente, ma comunque molto antica.

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La cattedrale è stata costruita nel XIII secolo, ed è in pieno stile romanico. Nel corso dei secoli ha subito numerosi restauri, tra i più recente degli anni Trenta del secolo scorso. Tra le attrazioni più suggestive c’è l’anfiteatro romano, scavato per metà nella roccia, e soprattutto la Necropoli di Tuvixeddu, la testimonianza della presenza dei cartaginesi sull’isola, e la più grande arrivata fino ai giorni nostri. Il paesaggio è conturbante, con la tombe scavate nella roccia, ed è proprio questo ad aver ispirato il nome che significa “colle dei piccoli fori”.

Cagliari offre paesaggi mozzafiato, in cui zone selvagge sono rimaste escluse dal processo di urbanizzazione, è facile infatti trovare parchi verdissimi, ma soprattutto spiagge meravigliose, come il Poetto e la piccola spiaggia di Calamosca. Quando ci arriverete, capirete che è impossibile non lasciarsi rubare da questa città, così orgogliosamente ricca di cultura.